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Channel: Commenti a: 50 anni di parole a vuoto
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Di: luigi1403

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Sul Vajont ancora qualche parola (a vuoto):
ascoltavo ieri Mauro Corona che è originario di Erto e perciò può parlare come persona che ha vissuto la tragedia, lamentare l’assenza del Presidente della Repubblica alle commemorazioni di ieri 9 ottobre 2013 nella valle del Vajont e nei comuni sottostanti la diga; Napolitano va dappertutto, diceva Corona, ma non ha sentito il bisogno di venire qui da noi in questa giornata. Lui è il rappresentante di questa nostra Repubblica e noi avevamo bisogno di una sua “carezza”. Ecco come ancora una volta lo Stato ha dimostrato la sua insensibilità, e a nulla valgono, di fronte a una assenza così pesante, le pur dure parole pronunciate dal Presidente nei giorni scorsi.
Aggiungo che venerdì 4 ottobre era previsto al Quirinale un incontro con i quattro sindaci della zona del disastro: incontro poi annullato per lo scatenarsi della crisi di governo. Anche questo, a mio parere attesta di come le parole di Napolitano fossero soltanto di circostanza.
Il Vajont, malgrado la montagna di soldi che è poi piovuta in quelle zone, tutti dei contribuenti e nemmeno una lira da parte dei responsabili, è sempre stato solo e tale resta anche a distanza di cinquant’anni.
Ieri sera, 9 ottobre, mentre ancora si contavano i morti di Lampedusa, alle 21,39 la TV e la radio di Stato, che pure per l’intera giornata avevano ricordato il cinquantenario dell’ecatombe, non hanno sentito come fosse loro dovere sospendere tutti i programmi per dedicare un minuto di raccoglimento in ricordanza di quei morti.
Cinquant’anni sono molti ma voglio rammentare come 470 di quei morti avessero meno di quindici anni e dunque a oggi sarebbero ancora persone nel pieno delle loro attività e facoltà.


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